PARALÌA LEFKÀNTI (Vasilikò)
Stanchi per aver fatto tanta strada, ma soprattutto in cerca di avventura nella scoperta di Evia, superiamo Hàlkida e al primo paesone sulla nazionale, cioè Vasilikò, svoltiamo a destra verso il mare. La strada attraversa un agglomerato di casette e giardini, poi si biforca costeggiando un paio di alberghi o condomini, e finisce in un lungomare di recente urbanizzazione non troppo largo, ma abbastanza per permettere una agevole sosta. Ovviamente, parcheggiamo un po’ lontano dal centro, se così si può chiamare l’agglomerato di taverne a ridosso di una piccola altura. Scegliamo un angolo a tiro di doccia. Struscio serale per niente fastidioso, un po’ di fracasso mattina presto per il passaggio dell’autocompattatore della nettezza urbana. La spiaggia è molto stretta, di sabbia grossolana e piccoli ciottoli, mare non profondo, acqua pulita.
AKTÌ NÌREOS
Se sei in anticipo sulla tua tabella di marcia, ti tocca cercare un posto per fare un bagno, e tanto meglio se puoi anche restare lì per la notte. Viaggiando da Kymi verso Eretria, raggiunta e superata Aliveri lungo la statale 44, la strada torna a ridosso della costa. Dopo qualche km si incontra sulla destra questo complesso residenziale appoggiato alla collina. Sul lato mare qualche boschetto di tamerici, piccoli tratti di spiaggia, qualche auto parcheggiata. L’occhio abituato del camperista edonista non si lascia sfuggire la possibilità di sfruttare una doccia libera nei pressi di un ristorante sul mare, dotato di un parcheggio abbastanza ampio da permetterci una tranquilla sosta a ridosso di una bassa scogliera. Spiaggia di ciottoli, acqua subito profonda, e limpidissima. Il ristorante come ovunque in Grecia fa anche servizio bar. La vicinanza della statale non ci ha dato alcun fastidio, e nemmeno gli avventori del ristorante.
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