TSOULÀKI (Arcadìa)

2016 09 TsoulakiNel cuore del Peloponneso, circa 10 km dopo il borgo caratteristico di Andrìtsena, viaggiando nell’assolatissima valle del fiume Alfeo, su uno dei mille tornanti della statale 76 tra Krestena e Megalopoli compare un monumento, un ponte, un rio senza nome, una fontana. Se sono le tre del pomeriggio e se hai fatto sosta per pranzare in uno dei pochi slarghi lungo la strada tra Andrìtsena e Vasse, in compagnia di qualche mandria al pascolo e relativi fastidiosi insetti, non puoi fare a meno di fermarti per rinfrescarti sotto i platani dell’accogliente piazzola. L’altimetro segna 484, ma il sole picchia, e i platani sono uno dei regali divini che rendono la Grecia una terra felice. Intorno, boscaglie selvatiche e niente coltivazioni; rari perfino gli ovili. L’acqua che scorre tra i ciottoli basta già a darti frescura; la fontana tradizionale, con la classica vaschetta in pietra, è invitante e con un po’ di destrezza cui si può lavare, e perfino fare un po’ di bucato all’ombra, lontano dalle spiagge affollate e in piena solitudine. Pochissime automobili, nemmeno un camion sulla strada principale; sulla secondaria che porta a Tsoulaki, paese che le carte non riportano e che Via Michelin storpia in Tsouraki, assolutamente nessuno. Il monumento, molto ben curato, è dedicato alla memoria di un soldato “ucciso dai turchi” durante l’invasione di Cipro del 1974. Il suo nome: Lampros Nikitopoulos. 22 anni, praticamente un mio coscritto. Andando indietro lungo il corso del torrente (affluente del fiume Alfeo), si scopre un ponte in pietra dalla tipica forma a schiena d’asino, di età imprecisata ma ancora percorribile.

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑