GRECIA 2018

SAGIADA

3 luglio. Appena sbarcati, di corsa alla nostra abituale tappa di saluto o all’andata o al ritorno, la piccola baia sempre uguale, sempre accogliente come una culla con i suoi lunghissimi tramonti. Quest’anno una novità: al risveglio, ci fanno compagnia un paio di mucche al pascolo.

AGÌA KIRIAKÌ

5 luglio. Destinazione Pìlio. Arriviamo con la pioggia dopo un tappone di 421 km. E ci godiamo per la terza volta questo piccolo paradiso, perché vale il viaggio.

KRYA VRYSI

10 luglio. Dal Pìlio a Evia. Dopo un tappa notturna in montagna nei pressi di Keràsia, si torna per la quinta volta nel nostro angolo preferito di mondo, che ci regala come sempre bellissime passeggiate in assoluta solitudine.

MOURTERÌ

20 luglio. Sembra impossibile, ma anche se in questi anni di Grecia abbiamo battuto Èvia in lungo e in largo, riusciamo a trovare due o tre posti nuovi. Poi la strada ci porta a un ritorno verso Mourterì, una minuscola località dove eravamo stati cinque anni fa, che troviamo trasformata con diverse nuove costruzioni e alcuni beach bar. Purtroppo non ci sono più le docce pubbliche, ma al modico prezzo di un caffè puoi sfruttare quella dei bar.

ERÈTRIA

22 luglio. Terza volta, la prima nel 2009. Appuntamento con il nostro amico Akis, che ci raggiunge da Atene per passare come ogni anno una giornata con noi. Anche stavolta ci sistemiamo in una posizione eccellente, una spettacolare piazzola sul lungomare lato est, a portata di doccia e di bar. Anche stavolta, e siamo praticamente nel bel mezzo della zona residenziale, massima cordialità ed accoglienza. Ma per non abusare ci fermiamo solo per una notte.

DIAKOPTÒ

23 luglio. Dopo una ventina di giorni su Evia, si torna in terraferma. Altro tappone di 300 km con meta sicura: non si può passare dal versante sud del Golfo di Corinto senza fermarsi a Diakoptò. Dove ormai siamo talmente di casa (quinta volta anche qui) da avere il “nostro” artopoìo, il “nostro” iktopolìo, la cartoleria e la drogheria. Ed ovviamente la “nostra” spiaggia e la “nostra” doccia.

KANALI

27 luglio. Più o meno al centro del lunghissimo litorale di Prèveza, c’è un residuo di bosco di eucalipti in prossimità del campeggio Monolithi. C’eravamo già fermati facendo ardue manovre tra le vetture incastrate tra un albero e l’altro per una fugace sosta notturna nell’agosto del 2009. Stavolta ci piazziamo nel nuovo parcheggio del beach bar, ottima postazione all’ombra di un paio di eucalipti anche se a ridosso della nazionale, bella e lunga spiaggia di sabbia, mare bello e calmo, acqua subito profonda. Notte tranquillissima. Niente acqua né docce, ma all’occorrenza c’è il bar da cui in serata proveniva un eccezionale profumo di grigliata.

PLATARIÀ

28 luglio. Insieme a Sagiada, è ormai il punto di tappa più classico, o all’andata o al ritorno. Stavolta abbiamo evitato l’asfalto dell’ormai affollatissimo lungomare e ci siamo sistemati in pieno sole ma sull’erba, fuori paese, in prossimità dello scivolo barche. In pieno sole, a portata di un mare decisamente al di sotto della media ellenica. Il fatto è che il camperista edonista non ama troppo stare appiccicato ai camperisti-e-basta: negli anni, questo lungomare quasi sconosciuto è incredibilmente diventato una specie di area di sosta a sbafo, nonostante l’assenza di acqua e servizi. A noi comunque fa comodo l’ultimo giorno stare nel raggio di 20 km dal porto e allora un piccolo sacrificio ci sta. Oltretutto, è per noi uno spettacolo davvero insolito questo via vai di barche grandi e piccole da terra a mare. Solite passeggiate in centro per le ultime spese, e saluti alla Grecia.

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