Nel bel mezzo della vastissima foresta di abeti che ricopre la parte nord di Èvia, si trova una situazione davvero particolare, e sicuramente unica per pulizia e manutenzione del sito. Sentieri pavimentati con lastre di calcare, delimitate da tipiche recinzioni in legno, conducono a due laghetti quasi sicuramente derivati dal crollo di grotte dove si immetteva un piccolo torrente.
Tra pareti a strapiombo il corso d’acqua forma una bella cascata che sbalza nel primo laghetto e poi scorre tra i massi riempiendo il secondo. L’area è fornita di panchine, ed è completata da un ampio parcheggio abbellito da una tipica fontanella e da un gazebo in legno. La vegetazione è corredata da cartelli che ne illustrano le caratteristiche. Acqua, ombra e frescura: tre componenti fondamentali per il camperista edonista. Nessun divieto, nessuna particolare prescrizione se non quella di rispettare l’ambiente e tenere pulito il luogo. Cosa che, una volta tanto, i numerosi visitatori sembrano fare con sufficiente attenzione.
Noi ci siamo arrivati per caso, infilandoci in una stretta strada secondaria dopo aver scollinato sulla vecchia statale tra Istiaia e Halkida, pochi chilometri dopo l’imbuto di Kokkinomilià. Arrivando da Agiokampos, all’incrocio seguire le indicazioni per Istiaia e Halkida e proseguire sulla bella statale, facendo attenzione perché alle porte di Istiaia il bivio non è ben segnalato. Proseguire sulla principale per circa 20 km, anche quando sembra diventare una strada campestre; in ogni caso mantenere la rotta a Est. Occhio ai cartelli, che sono esclusivamente in greco: vi è un primo bivio che manda a Sud, da lasciar perdere; poi un secondo, sempre verso Sud, ed è quello giusto.
L’area è stata sistemata dal Ministero dell’Ambiente e dell’Energia, ed è gestita dalla “dasarchìa” (comando forestale) di Limni. Nel 2021 lo spazio attrezzato è stato totalmente distrutto da un devastante incendio che ha investito tutta la foresta di Èvia Nord.






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