SAGIADA
5 luglio. Come sempre, solita tappa di saluto, la “nostra” piccola baia accogliente con i suoi lunghissimi tramonti. Festeggiamo il mio compleanno con una tranquilla cenetta sul porticciolo, dopo aver scoperto un nuovo sito per uno stop da ultima spiaggia (ma con doccia).




PARALIA VRASNÀ – ASPROVALTA
8 luglio. Ci spostiamo a Est. Il nostro obiettivo sono alcuni tumuli nella zona di Anfìpoli, purtroppo non visitabili. La sosta, come in altre precedenti occasioni, è sull’accogliente paralia di Vrasnà, e al ritorno ad Asprovalta, che troviamo molto cambiata e – nonostante un furioso acquazzone – più accogliente che nel 2014. Nessun problema per il parcheggio, presenza di docce sulla spiaggia libera.



ARCHAIA PIDNA
11 luglio. Spezziamo la lunga tratta tra la Macedonia e l’isola di Evia cercando qualcosa di diverso dal solito, e lo troviamo nei pressi degli scavi dell’antica Pidna, molto interessanti. Una bella spiaggetta attrezzata, con un ampio parcheggio condiviso con una taverna. Docce e servizi igienici molto curati, mare non bellissimo per la presenza di alghe, come dappertutto in questa zona a ridosso del Delta Axios-Loudias-Aliakmonas.


KATARRAKTES DRYMONA
12 luglio. Tra i maggiori cambiamenti, l’autostrada, che in questo tratto è totalmente completata e ben dotata di servizi. Dopo la classica fermata a Glyfa per caricare acqua, ci spostiamo su Èvia, con l’obiettivo di passare un paio di giorni in montagna. Le cascate sono una vera scoperta (vedi articolo dedicato nella sezione “On the road”).





KRYA VRYSI
14 luglio. Classica sosta al Galaxias di Mandoudi, e via di corsa verso la nostra amata Krya Vrysi.
16 luglio. Si annuncia un fortunale, e la polizia ci consiglia di allontanarci dalla riva del mare. Lo facciamo, spostandoci a ridosso della statale, nei pressi della chiesetta Koimìseos Theotòkou (la Dormizione di Maria), che ha un bel piazzale sotto giganteschi platani. Si scatena la bufera e anche da qui veniamo fatti sloggiare per sicurezza dalla protezione civile, e passiamo la notte in pieno centro a Prokòpi.





17 luglio. La mattina, ne approfittiamo per una breve escursione al Megàlo Plàtanos. Abbiamo sempre visto il cartello che lo indica, e stavolta vogliamo proprio capire. Veramente gigantesco: peccato che qualche anno fa una bufera l’abbia abbattuto, ma anche così è una vista impressionante. Bella anche la passeggiata lungo il fiume Kirèas. Poi rientriamo al nostro solito sito, per un altro paio di giornate in assoluta solitudine, con lunghe passeggiate a nord, verso la paralìa di Agìa Anna.




ACHLADI – STENÌ DIRFYOS
19 luglio. Ogni anno cerchiamo qualche posto nuovo, e così facciamo tappa ad Ahladi (vedi articolo dedicato nella sezione “Il mare”, sotto sezione “Èvia”).
21 luglio. Back verso sud. Sosta tattica alla fontana subito fuori Prokopi, poi un tappone verso Stenì e infine in cima al passo (1000 m slm), per passarvi la notte.



AKTÌ NIREOS – ASTROS
22 luglio. Percorriamo ancora la bellissima statale che viaggia alta sull’Egeo. Dopo un infruttuosa tentativo di sbarcare sulla tanto decantata spiaggia di Kàlamos, facciamo sosta tattica in un piazzale in mezzo ai campi nel villaggio di Perivolìa, e per la notte sosta nel già noto piazzale della taverna Thalassa di Aktì Nirèos, sfruttando la doccia sulla spiaggia libera.
23 luglio. Con un balzo di 250 km ci portiamo in Peloponneso, verso la zona costiera dell’Arcadìa. Da qualche anno, facendo avanti e indietro sulla provinciale Kiveriou-Astros, eravamo attratti da questo porticciolo, disteso ai piedi di un erto promontorio. Il paesello è di fatto impraticabile al camper, così ci accampiamo in un parcheggio sterrato a pochi metri dal mare su una baia a monte del promontorio, nei pressi di una spiaggia libera attrezzata, con doccia (servizi nel bar).



PARALIA TYROU
24 luglio. Alle prime luci dell’alba, siamo già in cammino verso l’altra nostra amatissima meta, dove abbiamo appuntamento con il nostro amico Akis, oltre che con la taverna Akrogiali.










LIMNI DOXA
28 luglio. Penetriamo nel cuore dell’Arcadia interna, con una sosta tattica presso una specie di antico lavatoio all’altezza di Artemisio, diretti alla nostra seconda tappa in montagna, nei pressi di questo lago artificiale in mezzo a un paesaggio quasi alpino (vedi articolo dedicato nella sezione “On the road”).


DIAKOPTÒ
30 luglio. Due giorni nel silenzio e nella solitudine, e poi la strada attraverso scenari assolutamente indescrivibili. Siamo attratti da un monastero aggrappato alle rocce, con una spettacolare vista verso il Golfo di Corinto. E poi la nostra solita isola felice, per una volta tanto assolutamente soli sulla spiaggetta di Diakoptò.
1 agosto. La tappa più lunga. La spezziamo ad Astakos, poi decidiamo di fare questi altri 150 km e fermarci a Platarià per passare l’ultima notte e una mezza giornata di tuffo nella civiltà prima del rientro.










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